Trouville-sur-Mer divenne il luogo alla moda grazie all'impulso dato dagli artisti. Ci siamo andati per sfuggire alla vita mondana di Parigi, per vedere i nostri bambini giocare e respirare l'aria fresca e infine per fare il bagno.

Infatti dal 1835, le persone vengono a Trouville-sur-Mer per scopi terapeutici. Alla minima infezione, al minimo capogiro, il medico ha consigliato un soggiorno nel nostro resort. Questa terapia si trasformò ben presto a vantaggio della località e venire a Trouville-sur-Mer, per curarsi, divenne un pretesto per concedersi le gioie dei bagni di mare.La spiaggia fu presto invasa da un'intera società desiderosa di nuovi divertimenti. Sulla spiaggia regnava l'anarchia più totale. Il comune ha subito capito che bisognava agire e che erano necessari regolamenti per armonizzare questa nuova attività.

Inizialmente la spiaggia era divisa in tre parti uguali delimitate da corde che andavano dalla spiaggia al mare, la parte di destra era riservata agli uomini, vestiti almeno in mutande. La parte sinistra, quella delle donne, vestite dal collo alle caviglie, coperte da un'ampia camicetta azzurra e i capelli protetti da un berretto di tela cerata e la parte mediana, quella delle famiglie.

Per ottenere una vera omogeneizzazione si noleggiavano costumi da bagno, con l'obiettivo di non attirare l'attenzione su costumi troppo stravaganti. Questi costumi erano realizzati in jersey, avevano la tenuta migliore quando erano asciutti ma il risultato era ben diverso quando uscivano dal bagno. 

Per sfuggire agli scherni reciproci furono costruite le famose cabine a galla, cabine da spiaggia in legno, montate su ruote e trainate da cavalli. Madame è entrata in cabina accompagnata dalla sua cameriera che l'ha aiutata a spogliarsi e ad indossare il costume da bagno e, intanto, la cabina è andata al mare.Una volta che Madame è stata pronta, le è bastato aprire la porta della cabina e tuffarsi.